Quanta perizia, quale raffinatezza, quale fantasia! Ora sto guardando il tuo blog, la massa di incantevoli microoggetti in cui riversi la tua sapienza artistica. In genere gli artisti si specializzano in un settore, tu stupisci, oltre che per la bravura, anche per la grande versatilità. Dovrebbero assegnarti una cattedra a Brera in modo da offrire alla gente come me la possibilità di imparare le tecniche e sviluppare la propria creatività. Ma in Italia, purtroppo, ci si fa strada per tanti altri motivi, non per il merito. Comunque, complimenti: sei straordinaria!
Sono d'accordo con Giovanna, soprattutto quando dice: «Quanta perizia, quale raffinatezza, quale fantasia!» e quando aggiunge «Dovrebbero assegnarti una cattedra a Brera». In Italia, purtroppo, vi è una lunga tradizione di sottovalutazione delle cosiddette «arti applicate», in particolare quando sono applicate alla «piccola» decorazione, al giocattolo e alla produzione di oggetti artigianali. Una parziale rivalutazione si ha con il design, ma solo quando è applicato a prodotti industriali e di grande diffusione che fanno moda. Credo pertanto che tu, con i tuoi micro-oggetti inseriti in micro-ambienti, debba piuttosto puntare sul collezionismo d'arte, cioè sul loro carattere di lavori d'arte in pezzi unici o a bassissime «tirature» manuali. Lavori d'arte che, come un quadro o una scultura, non hanno nessuna finalità diretta, se non quella di soddisfare l'esigenza del gusto per il bello (le finalità indirette possono invece essere molte, perché, proprio come un quadro, i tuoi oggetti possono servire per: fare un regalo, acquisire un pezzo per l'arredamento, collezionare oggetti artistici, investire danaro in lavori d'arte che, col tempo, possono aumentare il loro valore, ecc.). In relazione a questo potresti informare i lettori del tuo blog sui tre aspetti seguenti? 1) Di solito, quante copie fai dello stesso oggetto? 2) All'incirca, quali sono i prezzi degli oggetti pubblicati (all'incirca, cioè da un minimo a un massimo)? 3) Visto che parli della disponibilità a eseguire lavori su commissione, questa deve riguardare solo oggetti da te pubblicati, magari con la richiesta di varianti significative, o può essere relativa anche a oggetti non rappresentati nella serie di fotografie pubblicate? Grazie Ago
Sono d'accordo col bellissimo commento etico-estetico nel suo tono ammirativo- accorato di Giovanna e con quello, altrettanto valido, estetico-pratico-razionale del visitatore Ago.Anch'io penso che un potente mecenate dovrebbe valorizzare i tuoi oggetti e le tue capacità. ma, intanto, vorrei da te qualche risposta almeno ad alcune domande di Ago.Complimenti e buon lavoro. Valentina
Quanta perizia, quale raffinatezza, quale fantasia! Ora sto guardando il tuo blog, la massa di incantevoli microoggetti in cui riversi la tua sapienza artistica. In genere gli artisti si specializzano in un settore, tu stupisci, oltre che per la bravura, anche per la grande versatilità. Dovrebbero assegnarti una cattedra a Brera in modo da offrire alla gente come me la possibilità di imparare le tecniche e sviluppare la propria creatività. Ma in Italia, purtroppo, ci si fa strada per tanti altri motivi, non per il merito. Comunque, complimenti: sei straordinaria!
RispondiEliminaSono d'accordo con Giovanna, soprattutto quando dice: «Quanta perizia, quale raffinatezza, quale fantasia!» e quando aggiunge «Dovrebbero assegnarti una cattedra a Brera». In Italia, purtroppo, vi è una lunga tradizione di sottovalutazione delle cosiddette «arti applicate», in particolare quando sono applicate alla «piccola» decorazione, al giocattolo e alla produzione di oggetti artigianali. Una parziale rivalutazione si ha con il design, ma solo quando è applicato a prodotti industriali e di grande diffusione che fanno moda. Credo pertanto che tu, con i tuoi micro-oggetti inseriti in micro-ambienti, debba piuttosto puntare sul collezionismo d'arte, cioè sul loro carattere di lavori d'arte in pezzi unici o a bassissime «tirature» manuali. Lavori d'arte che, come un quadro o una scultura, non hanno nessuna finalità diretta, se non quella di soddisfare l'esigenza del gusto per il bello (le finalità indirette possono invece essere molte, perché, proprio come un quadro, i tuoi oggetti possono servire per: fare un regalo, acquisire un pezzo per l'arredamento, collezionare oggetti artistici, investire danaro in lavori d'arte che, col tempo, possono aumentare il loro valore, ecc.). In relazione a questo potresti informare i lettori del tuo blog sui tre aspetti seguenti? 1) Di solito, quante copie fai dello stesso oggetto? 2) All'incirca, quali sono i prezzi degli oggetti pubblicati (all'incirca, cioè da un minimo a un massimo)? 3) Visto che parli della disponibilità a eseguire lavori su commissione, questa deve riguardare solo oggetti da te pubblicati, magari con la richiesta di varianti significative, o può essere relativa anche a oggetti non rappresentati nella serie di fotografie pubblicate? Grazie
RispondiEliminaAgo
Sono d'accordo col bellissimo commento etico-estetico nel suo tono ammirativo- accorato di Giovanna e con quello, altrettanto valido, estetico-pratico-razionale del visitatore Ago.Anch'io penso che un potente mecenate dovrebbe valorizzare i tuoi oggetti e le tue capacità. ma, intanto, vorrei da te qualche risposta almeno ad alcune domande di Ago.Complimenti e buon lavoro. Valentina
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